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Fin dall'antichità la parola "donna" è stata sinonimo di frivolezza, volubilità e leggerezza; ancora oggi, non siamo totalmente immuni da questo pregiudizio nei confronti dell'indole femminile, che ci è stato tramandato nei secoli dei secoli: non per niente Eva è passata alla storia come la prima tentatrice, il Talmud suggeriva addirittura fosse meglio «spezzare le tavole della legge sulla testa delle donne piuttosto che spiegargliele», e perfino Socrate, nella Grecia della democrazia e della filosofia, non celava il suo disprezzo nei confronti della moglie Santippe. Ma davvero leggerezza è semplicemente sinonimo di superficialità? Non la pensa così l'autrice, Maria Elisabetta Guerzoni, che nel suo libro ci regala un'immagine del femminile al tempo stesso leggiadra e profonda, rifacendosi alle "Lezioni americane" di Calvino, appellandosi alle parole, fra gli altri, di Charles Bukowski e di Paul Valéry, e grazie all'aiuto delle espressive illustrazioni di Pei An.